5 usi inaspettati del mirto nella cosmetica

Ci sono molti usi del mirto, soprattutto nel settore cosmetico, che ti sorprenderanno. Il mirto (Myrtus communis) è un arbusto aromatico e sempreverde della macchia mediterranea, molto diffuso in Corsica e in Sardegna tanto da diventare pianta emblematica dell’isola. Il suo nome deriva dal latino myrtus, greco myrtos, che significa, similmente al termine mirra, essenza profumata. Chi infatti sentendo nominare il mirto non immagina subito il gustoso liquore Sardo o l’aroma dei suoi rametti utilizzati nella cucina regionale per i tipici arrosti di carne? Oltre alle note proprietà gastronomiche, questa pianta nasconde inaspettatamente dei meravigliosi segreti di bellezza. In antichità, i greci ed i romani avevano già intuito il legame tra il mirto e la bellezza tanto da identificarla come la pianta con cui si coprì Venere (dea dell’amore, della bellezza e della fertilità) dopo essere nata dalla spuma del mare. Si preparavano preziosi balsami e profumi, miscelando diversi unguenti ottenuto dalla macerazione in olio dei frutti e delle foglie di mirto, come tramandato da Teofrasto nel suo trattato sui profumi. Nel medioevo inoltre, gli antichi speziali distillavano con i loro alambicchi i suoi fiori e preparavano una preziosissima “aqua mirabilis” detta “Acqua degli angeli”, usata dalle dame per rendere la pelle tonica e conservarne la bellezza. Oggi cosa ci dice la scienza sulle proprietà degli estratti di questa antica e generosa pianta? Vediamo alcuni usi e le funzioni fitocosmetiche che questa pianta svolge nei moderni preparati cosmetici.

Dalla sua pianta possiamo ottenere diversi tipi di estratti. L’olio essenziale e l’idrolato sono i derivati più comuni. L’olio essenziale contiene principalmente mirtenolo (che da l’odore caratteristico), mirtenilacetato, geraniolo, α-pinene, limonene, camphene, cineolo. Altri costituenti sono i tannini che si trovano per esempio negli estratti acquosi come l’infuso di foglie o il decotto della pianta. Le proprietà di questa pianta sono numerose. Quelle principali sono l’attività antisettica, antimicrobica, aromatizzante, astringente ed antiossidante. Perciò per uso topico, come ci tramanda la tradizione erboristica, possiamo utilizzarlo in diversi casi:

Acne: il derma è lo strato intermedio della pelle e svolge diverse funzioni di supporto e metaboliche nei confronti dello strato più esterno della cute, detto epidermide. Nel derma nascono i peli e le ghiandole sebacee, dette ghiandole pilosebacee da cui può avere origine l’acne. Ogni pelo ha annessa una ghiandola che produce sebo, ossia il grasso che mantiene la pelle morbida ed elastica, proteggendola dagli agenti esterni. Se la produzione di sebo diventa eccessiva, come nel periodo adolescenziale, questo si accumula nella ghiandola e, se non riesce a sfogare in comedoni (punti bianchi e punti neri), può lacerare la guaina alla base del pelo e infiammare il tessuto circostante formando il “furuncolo” o pustola. Diminuire le impurità della pelle con cosmetici ad azione antinfiammatoria, astringente ed antisettica è un metodo utilissimo per ridurre l’acne. L’idrolato di mirto, per le sue specifiche proprietà, è l’alleato ideale nel trattamento dell’acne. Dopo una detersione delicata, per esempio con un’acqua micellare, si può utilizzare come tonico vaporizzando con uno sprayer sul viso e lasciando asciugare. Scegliete sempre un idrolato con conservanti naturali di modo che sia preservato dalle contaminazioni microbiche esterne.

Gengivite: l’infiammazione delle gengive è un’affezione assai diffusa e spesso sottovalutata che si può presentare anche in forma lieve ma, se trascurata, può portare a disturbi più seri. Una buona abitudine è quella di sottoporsi a visite regolari presso il dentista e di curare l’igiene orale nel migliore dei modi eliminando quotidianamente la placca batterica. La fitoterapia consiglia un decotto ottenuto nel modo seguente: si pestano 15 g di bacche e foglie fresche in un mortaio. Si portano a bollore insieme ad un litro di acqua. Dopo 5 minuti di ebollizione si lascia sfreddare a temperatura ambiente e si cola. Il liquido ottenuto può essere utilizzato per sciacqui e gargarismi più volte al giorno come coadiuvante nei trattamenti della gengivite per l’azione antisettica ed astringente. È spesso sottovalutato il ruolo che rivestono i cosmetici sull’igiene orale, infatti dobbiamo ricordarci che anche la maggior parte dei dentifrici e dei collutori sono prodotti cosmetici che ci aiutano a mantenere un buon stato di salute della nostra bocca.

Pelle e mucose irritate: nel caso di pelli irritate l’utilizzo del suo olio essenziale può essere una soluzione cosmetica valida, ovviamente non va mai utilizzato puro ma ben diluito in olio vegetale o in una crema neutra, bastano 2 – 3 gocce ogni 10 ml di olio. L’azione antinfiammatoria ed antisettica del suo olio essenziale aiuta a lenire le pelli tendenzialmente irritate e screpolate, in fitoterapia viene indicato il suo impiego nella psoriasi. Si prepara l’infuso con 50 g di foglie essiccate messe in un litro d’acqua calda per 10 minuti e si tampona la cute arrossata con un batuffolo di cotone. Anche le labbra tendono spesso ad irritarsi e screpolarsi, soprattutto d’inverno a causa del freddo. Pertanto uno stick labbra o ancor meglio un rossetto con l’olio essenziale di mirto è un prodotto intelligente da portarsi sempre appresso.

Deodorante: la sua essenza è da sempre utilizzata per comporre profumi, acque profumate, colonie e dopo barba per la sua caratteristica nota aromatica. Le proprietà deodoranti sono date dall’azione antisettica nei confronti dei batteri coinvolti nella produzione dei cattivi odori della cute migliorando la flora batterica e al contempo profumandola. Nella tradizione popolare sarda si preparava con le foglie secche una polvere sottilissima che veniva usata nel caso di iperidrosi o sudorazione eccessiva dei piedi, il preparato svolgeva sia una funzione assorbente sia deodorante ed antimicrobica.

Tintura per capelli: uno studio etnobotanico del 2011 conferma la tradizione orale per la quale in alcune zone della Corsica e della Sardegna si utilizzava il decotto delle sue foglie per conferire una colorazione nera ai capelli. Questo impacco dovrebbe funzionare come un riflessante scuro naturale che dona ai capelli delle brillanti sfumature corvine.

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