Essenza delle piante per il tuo benessere psicofisico

Lo sai che il segreto più antico per il tuo benessere psicofisico è racchiuso nell’essenza delle piante? Moltissime persone purtroppo ancora non conoscono l’efficacia e la potenza curativa dell’essenza estratta da erbe e piante officinali. Perdono così l’opportunità di fruire di tanti benefici che la Natura generosamente ci offre grazie ai suoi oli essenziali. In questo articolo scopriremo come l’antico utilizzo dell’essenza delle piante ancora oggi può contribuire a mantenerci in buona salute. Scopriremo anche perché le piante producono la loro preziosa essenza e come utilizzare gli oli essenziali in modo corretto.

L’essenza delle piante nella storia

Per millenni è stata alla base dei rimedi la medicina popolare. Abbiamo testimonianza dell’impiego dei balsami e degli oleoliti in tutto il mondo e in tutte le culture. Dalla Mesopotamia alla Persia, dalla Cina all’India, dalle Ande al mondo Azteco, dal Medio Oriente fino in Europa, da millenni si utilizzavano e ancora si usano pregiate essenze estratte dalle piante per la cura del corpo, inteso nella sua globalità: pelle, cuore e testa … e anche più su, per armonizzare lo spirito con l’universo! La testimonianza sull’uso dei preziosissimi estratti dalle piante risale addirittura a 4.000 anni fa. Gli Antichi Egizi furono i primi a fare uso dei derivati estratti da piante officinali, sia nei riti religiosi e sia nella quotidianità. Le essenze, considerate come la parte più nobile, il codice dell’anima delle piante, erano infatti utilizzate nei cerimoniali sacri e per la conservazione delle mummie. Si usavano anche per farne balsami, unguenti e altri rimedi utili alla cura della pelle, alla pulizia del corpo, dei capelli e per trattare le più svariate patologie. Anche i greci e romani ne fecero grande uso, sia per scopi terapeutici che cosmetici. Gli arabi furono i primi a utilizzare l’antico e ancora attuale metodo della distillazione catturando le vere essenze delle piante ed ottenendo così gli oli essenziali o oli eterei che conosciamo oggi. Nel periodo medioevale i frati domenicani raccolsero, trascrissero, sperimentarono e custodirono nei loro monasteri tutte le conoscenze tramandate dai popoli più antichi. Più tardi, a metà del XIV secolo, quando in Europa si diffusero numerose epidemie, come la peste nera, la popolazione di Firenze fu letteralmente decimata. Allora i monaci fiorentini produssero oltre settanta nuove essenze pure per la prevenzione e cura delle pestilenze e, in particolare, un distillato di acqua di rose utile come antisettico per disinfettare le case. Nel secolo scorso Renè Maurice Gattefossé, chimico profumiere francese, considerato uno dei padri fondatori dell’aromaterapia, contribuì alla riscoperta dei benefici e delle virtù terapeutiche dell’essenza delle piante, un nuovo fermento che condusse a un più attento uso degli oli essenziali a scopo terapeutico. Oggi, come nei secoli, scorsi la ricerca applicata, la scienza green e lo studio delle piante officinali e degli oli essenziali è in continuo significativo sviluppo. È quindi un passato che ritorna a guidare le traiettorie del futuro del nostro benessere psicofisico. Un antico sapere che ci aiuta a riscoprire antiche piante le cui essenze possiedono proprietà curative straordinarie, riconosciute ancora oggi come valide e efficaci dalle più recenti ricerche biochimiche e microbiologiche.

Essenze e oli essenziali

Quando si parla di oli essenziali e di essenze, erroneamente talvolta attribuiamo loro lo stesso significato. In realtà hanno caratteristiche differenti. Le essenze sono prodotte direttamente dalla pianta e contenute in essa. Solo una volta estratte, la stessa sostanza viene definita olio essenziale. Continuano a chiamarsi essenze solo nel caso in cui siano estratte dai frutti, attraverso la tecnica della spremitura a freddo Gli oli essenziali sono invece sostanze estratte da altre parti della pianta come foglie, fiori, radici, rami e fusti, attraverso il metodo della distillazione in corrente di vapore.

Perché le piante producono le essenze

Le essenze giocano un ruolo essenziale per la vita delle piante. Vengono prodotte per molteplici funzioni, indispensabili per la vita delle piante e per l’equilibrio dell’intero ecosistema. Sono utili a:

  • Difendere la pianta dall’attacco di batteri, parassiti, insetti, muffe e funghi che possono comprometterne la salute. Efficaci anche come strategia di difesa da animali erbivori e insetti, attraverso la diffusione di un aroma o un sapore sgradevole, in alcuni casi addirittura tossico, per molti animali predatori. Favoriscono inoltre la cicatrizzazione quando il fusto o i rami vengono attaccati e feriti.
  • Attirare gli insetti impollinatori. Grazie all’elevata volatilità e all’aroma affine a quello degli ormoni sessuali prodotti dagli insetti, questi sono fortemente attratti dai profumi dei fiori. Posandosi su essi, assicurano così il trasporto del polline da una pianta all’altra, quindi la fecondazione e la riproduzione di fiori, frutta e semi.
  • Favorire la conservazione della specie attraverso il fenomeno dell’allelopatia. Le piante possono agire una vera e propria guerra chimica tra loro. Rilasciano e diffondono la propria essenza che si deposita e penetra nel terreno impedendo di germogliare a piante di altre specie o della stessa specie, quando la popolazione è troppo fitta.
  • Le piante hanno un comportamento così sottile, intelligente e cosciente che riescono a comunicare tra loro senza parole, attraverso messaggi chimici come la semplice emanazione di profumi nell’ambiente circostante. Quindi, se impariamo a sintonizzarci con il loro linguaggio, le essenze, da molti considerate l’anima delle piante, possono comunicare direttamente con la nostra anima!

Come usare gli oli essenziali

Esistono molteplici modalità di utilizzo degli oli essenziali. Vediamone alcune.

  • Inalazione: è l’applicazione più diretta e immediata. Il modo migliore per calmare la tosse e curare le affezioni respiratorie. Consigliamo di versare in un recipiente di acqua calda 4 o 5 gocce di olio essenziale di timo, di menta piperita o di eucalipto. Avvicina il viso verso il recipiente e copri testa e contenitore con un panno. Respira poi l’aroma profondamente per almeno un minuto. Ripeti l’applicazione 3 o 4 volte. L’alternativa all’acqua calda nel recipiente, è versare direttamente su un fazzoletto 2 o 3 gocce di olio essenziale e respirare profondamente.
  • Uso cutaneo: l’applicazione attraverso il massaggio rappresenta la forma più diffusa di utilizzo. Gli oli essenziali vengono assorbiti dalla pelle con facilità e velocemente e le proprietà curative di ogni olio viene amplificata degli effetti benefici dei movimenti propri del massaggio. Evita sempre l’applicazione diretta dell’olio essenziale sulla pelle in quanto potrebbe provocare una reazione allergica. L’ideale è diluire 3 o 4 gocce di olio essenziale in un cucchiaio di olio vegetale. Per massaggi che aiutano a ritrovare calma, serenità e a sciogliere le tensioni, consigliamo gli oli essenziali di rosa, di rosmarino o di vaniglia. Per ritrovare energia e tono, suggeriamo oli essenziali di arancio amaro o di bergamotto. Per purificare, puoi utilizzare gli oli essenziali a effetto detox, come quello di lavanda, di menta piperita o di tea tree, ottimi anche per il cuoio capelluto.
  • Bagno aromatico: oltre all’azione benefica tonificante o energizzante o rilassante, è un eccellente e piacevolissimo metodo per alleviare disturbi come dolori muscolari, irritazioni cutanee, tensione nervosa, mal di testa, cattiva circolazione, stress e insonnia. Tramite un sapone neutro, miele o latte, versato sui sali da bagno, diluisci massimo 20 gocce di olio essenziale in acqua tiepida, intorno ai 36-38 gradi. Se vuoi ottenere un effetto rilassante, consigliamo oli essenziali di camomilla, di mandarino, di lavanda o di rosa. Se vuoi invece un effetto energizzante, per noi sono molto efficaci l’olio essenziale di pompelmo, di limone o di rosmarino. Se vuoi invece favorire il sonno, il tuo alleato sarà l’olio essenziale di maggiorana. Puoi utilizzare le stesse modalità e gli stessi oli essenziali del bagno aromatico per i tuoi pediluvi e maniluvi.
  • Diffusione: Il metodo più semplice e forse più conosciuto per diffondere la fragranza e i benefici degli oli essenziali. Prevede l’utilizzo di diffusori aromatici. È un metodo gradevole che consente di assumere l’olio essenziale per sfruttarne le proprietà e, nello stesso tempo profuma anche l’ambiente con la fragranza desiderata. Un metodo alternativo al diffusore aromatico è quello di versare qualche goccia di olio essenziale nella vaschetta dell’acqua del calorifero. Potrai così creare le atmosfere che desideri, rilassanti o energizzanti, che conciliano il sonno o favoriscono la respirazione. Potrai anche scegliere gli oli essenziali antisettici naturali come l’olio essenziale di timo bianco o di lavanda per disinfettare e liberare dai germi l’aria di casa. Se vuoi, puoi anche liberarti da insetti e zanzare utilizzando repellenti naturali come l’olio essenziale di limone, di timo o cannella.

Ora che hai scoperto come l’essenza delle piante possiede proprietà terapeutiche e cosmetiche straordinarie, seguici ancora per i prossimi consigli di benessere, meme e tanto altro!